Come ben sappiamo, la prevenzione è un’arma fondamentale per riuscire a combattere al meglio e tempestivamente una serie di problemi oculistici che potrebbero intaccare anche in modo significativo la nostra vita quotidiana. La pachimetria, come tutti gli esami specialistici che richiedono l’uso di una tecnologia, è un esame per individuare nel miglior modo possibile la presenza di problemi come cheratocono, edema corneale o glaucoma.
In questo articolo, insieme al Dott. Marco Loiodice, Medico Oculista presso il Centro Medico Oculistico Loiodice parliamo della Pachimetria, un esame oculistico essenziale durante una visita oculistica.
Cos’è la Pachimetria e a cosa serve
La pachimetria è un esame diagnostico che viene eseguito in ambito oculistico. In altre parole, consiste nella misurazione dello spessore della cornea, ossia un tessuto trasparente che riveste la superficie anteriore dell’occhio (è una sorta di piccola cupola che rappresenta la “barriera” esterna del bulbo oculare).
Quest’esame è importante per stabilire la diagnosi di cheratocono, glaucoma ed edema corneale, inoltre permette di valutare correttamente l’ipertono oculare, ossia la pressione oculare, determinata dall’equilibrio tra la produzione e il riassorbimento dell’ umore acqueo, un liquido trasparente simile all’acqua, che viene prodotto all’interno dell’occhio.
Come già detto, quest’esame è importante per la diagnosi delle seguenti condizioni patologiche:
- Cheratocono: indispensabile per stabilire la presenza di questa patologia insieme ad altri esami specialistici come la topografia corneale all’ausilio di tecnologie
- Ipertensione oculare: la pachimetria è di grande importanza nella valutazione e nel monitoraggio dei pazienti che presentano un aumento della pressione oculare, limitando l’evoluzione del danno del glaucoma mediante un intervento medico tempestivo.
Inoltre questo esame risulta fondamentale e indispensabile per la programmazione di interventi di chirurgia refrattiva PRK, perché la cornea per essere sottoposta all’intervento laser deve avere uno spessore superiore ai 500 μm.
Le persone che presentano una cornea più sottile sono maggiormente predisposte a sviluppare alcune malattie, tra cui cheratocono ed edema corneale, Inoltre, una persona con una ridotta superficie della cornea ha una probabilità superiore di progressione dei danni causati dal glaucoma
Non dimenticarti della prevenzione!
Come con tutti i problemi agli occhi, è necessaria una particolare attenzione perché con il tempo c’è la possibilità che si verifichino ulteriori complicazioni che possono essere causate da tantissimi fattori.
Di conseguenza è sempre consigliato effettuare almeno una visita oculistica ogni anno per scongiurare e prendere in tempo qualsiasi problema agli occhi.