Il Dott. Marco Loiodice svela tutto ciò che c’è da sapere sul cheratocono, una malattia degenerativa che si manifesta durante l’infanzia e attanaglia tantissime persone. In questo articolo verrà mostrato cos’è il cheratocono, come viene diagnosticato, quali sono i sintomi e il trattamento.
Cos’è il cheratocono?
Si sente sempre più parlare al giorno d’oggi di cheratocono. Le statistiche sono preoccupanti, infatti l’incidenza del cheratocono riportata è pari ad 1 su 2000 casi nella popolazione generale. Tuttavia, secondo statistiche più recenti, tali valori appaiono significativamente sottostimati e alla luce della diffusione delle indagini Topo-Tomografiche, l’incidenze sulla popolazione generale sembra essere di 1 ogni 500 casi.
Il cheratocono è una malattia che provoca la deformazione della cornea. A causa di questa malattia, la cornea che inizialmente è rotonda, si assottiglia e comincia a curvarsi verso l’esterno formando una sorta di “cono“. Con il passare degli anni il problema peggiora e di conseguenza si aggravano anche i sintomi da esso provocati.
Il Centro Medico Oculistico Loiodice è il centro medico d’eccellenza per il trattamento del cheratocono nel Nord Barese. Grazie a tutte le nostre tecnologie all’avanguardia e alla specializzazione dei nostri professionisti riusciamo a garantire le migliori cure a tutti i nostri pazienti.
Come vede un paziente affetto da cheratocono?
Il paziente affetto da cheratocono percepisce un peggioramento della qualità dell’immagine e successivamente percepisce una “sbavatura” delle immagini o una distorsione delle stesse soprattutto la notte, con aloni o immagini “oblunghe e distorte“ delle luci.
A volte si percepisce anche lo “sdoppiamento” delle immagini oppure una deformazione netta delle immagini rette (ad esempio stipiti delle porte e angoli delle case). Questo difetto visivo non fa altro che provocare un affaticamento oculare nel paziente, Il paziente infatti lamenta la necessità di socchiudere gli occhi per una ricerca continua di un “fuoco migliore“.
I sintomi del cheratocono
Non sono ancora note le esatte cause però, diversi ricercatori sostengono che ci sia un’importante correlazione con la genetica. Infatti, secondo i dati raccolti, si stima che circa il 15% delle persone colpite da cheratocono presentino in famiglia altri casi.
Il cheratocono è una malattia che progredisce lentamente e nella maggior parte dei casi inizia durante l’adolescenza o l’età adulta. Come abbiamo già detto, la cornea comincia ad assumere la forma di “cono“, ma questa alterazione è visibile solo in alcuni casi, in altri casi invece può verificarsi che non si noti nessun cambiamento evidente.
Essendo una malattia che progredisce lentamente, i sintomi peggiorano con il passare del tempo, la qualità della visione peggiora e a volte anche rapidamente, fino a quando, dopo circa 10-20 anni si stabilizza.
I sintomi del cheratocono possono comprendere:
- Visione distorta
- Fotosensibilità (aumento della sensibilità alla luce)
- Offuscamento della vista
- Aumento della miopia o dell’astigmatismo
Inoltre chi soffre di questa malattia deve abituarsi a frequenti cambiamenti nella prescrizione degli occhiali da vista e l’impossibilità di indossare le lenti a contatto morbide tradizionali.
Diagnosi: esami e visite specialistiche da effettuare
Diagnosticare il cheratocono il prima possibile è fondamentale per prevenire ulteriori danni o addirittura andare incontro alla perdita della vista. Durante la visita specialistica, l’oculista tramite il topografo/tomografo misura la curvatura della superficie esterna e interna della cornea e l’entità dei difetti rifrattivi.
Nei casi più gravi, questo strumento potrebbe non essere sufficiente per formulare una diagnosi corretta. Ulteriori esami diagnostici possono rendersi necessari per determinare la forma della cornea, questi includono:
- Retinoscopia: non è altro che l’esame visivo della retina. Questo esame serve a determinare e misurare l’errore di rifrazione dell’occhio di un paziente. In un ambiente poco illuminato, un oculista esegue la retinoscopia utilizzando un retinoscopio, ossia uno strumento che utilizza la luce rifratta dalla pupilla per aiutare il medico a determinare se un paziente ha bisogno di lenti correttive.
- Esame con lampada a fessura: è uno strumento ottico utilizzato in oculistica per l’osservazione dei tessuti oculari. Consente di visualizzare il bulbo e gli annessi oculari, gli strati corneali, il vitreo e la camera anteriori, il cristallino e l’iride.
- Topografia Corneale: è un esame non invasivo tramite il quale è possibile ottenere una mappa della curvatura corneale, mediante uno strumento chiamato topografo corneale.
Presso il Centro Medico Oculistico Loiodice a Corato (BA) insieme ai nostri esperti è possibile eseguire tutti gli esami quali cheratometria, retinoscopia, topografia corneale e l’esame con la lampada a fessura per la diagnosi e il trattamento del cheratocono.
Trattamento del cheratocono
Per quanto riguarda il trattamento di questa malattia, esistono due tipi di correzioni, l’utilizzo di quest’ ultime dipende dalla gravità dei sintomi e da quanto velocemente la condizione sta progredisce. Nella fattispecie, le correzioni sono ottiche o chirurgiche.
Durante la fase iniziale, in cui il difetto visivo è lieve, è possibile correggerlo con dispositivi ottici come occhiali da vista, lenti a contatto rigide gas permeabili (RGP), lenti a contatto Piggy-back (lenti gemellate) o lenti a contatto mini sclerali o sclerali a grande diametro.
Tuttavia, nel tempo la malattia assottiglia inevitabilmente la cornea, conferendole una forma sempre più irregolare che potrebbe rendere tali dispositivi non più sufficienti. Per questo motivo è necessario intervenire con le correzioni chirurgiche.
Quest’ultime sono il Cross Linking (non è una vera e propria correzione perché nasce per rallentare la progressione e il peggioramento), gli anelli corneali intrastromali e nei casi più gravi il trapianto di cornea.